San Tommaso, nostro patrono!

Dallo scorso anno la comunità diocesana sta celebrando tre anniversari che riguardano la figura di san Tommaso d’Aquino, sommo teologo, filosofo, Dottore della Chiesa e patrono della nostra Diocesi: nel 2023 i 700 anni della sua canonizzazione (1323), quest’anno i 750 anni della sua morte (7 marzo) e nel 2025 gli 800 anni della nascita.

Tommaso d’Aquino ha influenzato profondamente il pensiero occidentale, sia nel campo della teologia che in quello della filosofia e dell’etica. La sua dottrina è stata riconosciuta come ufficiale dalla Chiesa cattolica e ha ispirato numerosi movimenti culturali e spirituali.
Dalla disamina della relazione tra fede e ragione, alla rivendicazione del carattere di scienza della teologia, alla concezione dell’etica, al pensiero “politico”, Tommaso fu uno dei pensatori più influenti dei secoli XIII e XIV.
San Tommaso nacque da una nobile famiglia nel 1225-26 a Roccasecca, per entrare giovanissimo nell’abbazia di Montecassino, dove ricevette la prima formazione culturale e religiosa. A Napoli, poi, entrò in contatto con l’Ordine domenicano e decise di abbracciarne la vita religiosa. Questa scelta suscitò l’opposizione dei suoi familiari, che lo fecero rapire e rinchiudere per un anno nel castello di San Giovanni. Tommaso resistette alle pressioni e alle tentazioni e rimase fedele alla sua vocazione. Liberato dai suoi parenti, poté proseguire gli studi a Parigi e a Colonia, sotto la guida di sant’Alberto Magno, che lo apprezzò per la sua profonda conoscenza di Aristotele e per la sua capacità di sintesi teologica. Tommaso divenne presto un maestro di teologia e insegnò in varie università europee, tra cui Parigi, Roma, Bologna e Napoli. Scrisse opere fondamentali per la filosofia e la teologia cristiana, come la Summa Theologiae e la Summa contra Gentiles, in cui espose con chiarezza e rigore i principi della fede e della ragione illuminata dalla fede. Morì il 7 marzo 1274 nell’abbazia di Fossanova, mentre si recava al Concilio di Lione.

A Fossanova, infatti, Tommaso d’Aquino morì il 7 marzo del 1274 dopo un breve soggiorno nell’Abbazia dove i Cistercensi, l’avevano accolto e ospitato nella Casa dell’Abate, che ancora oggi è méta continua di pellegrinaggi. In prima istanza, il frate domenicano Tommaso fu sepolto poi nella Chiesa abbaziale e, sempre a Fossanova, si è svolto uno dei due processi di canonizzazione; nel Duomo di Priverno è inoltre conservata una sua importante reliquia (teschio) e, sempre a Priverno, esiste il più antico complesso monastico dedicato al Santo.
Fu canonizzato nel 1323 da papa Giovanni XXII e proclamato dottore della Chiesa nel 1567 da papa Pio V.

In una recente lettera alla Diocesi, monsignor Mariano Crociata ha annunciato che il 7 marzo prossimo il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano presiederà una solenne concelebrazione eucaristica nella Abbazia di Fossanova. In preparazione ditale evento è stata composta una preghiera a san Tommaso, «perché questa felice ricorrenza sia motivo di rinnovamento spirituale per tutti e di slancio nuovo per la nostra Chiesa».

Preghiera a san Tommaso d’Aquino

O beato Tommaso,
a te volgiamo fiduciosi il nostro pensiero e la nostra preghiera
nel ricordo incancellabile della tua vita
interamente votata al Signore
con l’ingegno e gli affetti,
il pensiero e la volontà.
L’invocazione che a te si dirige
accompagna da secoli il cammino della nostra Chiesa,
che ha avuto il privilegio di essere testimone
della conclusione del tuo passaggio terreno
e di contemplare il tuo ingresso nella pienezza della santità di Dio,
a cui non hai cessato di anelare ogni singolo giorno della tua esistenza.
Tu che hai considerato la virtù
infinitamente più grande della sapienza
che hai avuto in dono,
e tutti i beni di questo mondo nient’altro che futilità
a confronto della gioia di possedere Colui che del bene è la fonte e la pienezza,
ottieni anche a noi di imparare a vedere,
in mezzo al tumulto che ci avvolge,
ciò che è buono e ciò che veramente vale,
di desiderare ciò che abbiamo imparato a conoscere di Dio,
della sua bontà e della sua bellezza e,
nello slancio di un intimo abbraccio di fede e di amore,
scegliere di cercare e di volere Dio sopra ogni cosa e in tutte le cose.
La tua intercessione ce lo conceda
per la misericordia di Dio Padre,
per l’infinita sapienza del suo Figlio Gesù
e per la carità ardente del suo Santo Spirito.
Amen.

2 febbraio 2024, Amministratore